Biography
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Pietro Grossi nasce a Venezia nel 1917 e si diploma in violoncello e composizione al Conservatorio di Musica di Bologna. E’ invitato nel 1956 dall’Indiana University di Bloomington a tenere un corso di violoncello. Nel 1961 promuove a Firenze l'Associazione "Vita Musicale Contemporanea". L'Associazione, da lui diretta, dà vita a cicli di concerti che si svolgono ogni anno fino al 1967. L'iniziativa viene oggi riconosciuta di rilevante importanza storica, perché ha fatto conoscere in Italia opere e autori allora ignoti, molti dei quali sono stati successivamente considerati come estremamente significativi nella storia della musica contemporanea, anche per lo spessore culturale delle loro proposte artistiche. Si pensi che "Vita Musicale Contemporanea" ha fatto conoscere a Firenze l'opera di John Cage (1964). Nel 1963 fonda lo studio di Fonologia Musicale di Firenze (S 2F M ) e nel 1965 ottiene l'istituzione della cattedra di Musica elettronica (la prima in Italia) presso il Conservatorio di Musica di Firenze. E’ nuovamente a Bloomington nel 1966 per fondarvi lo studio di musica elettronica. Tornato in Italia, compie le prime esperienze di Computer music nel 1967. Nel 1984 promuove l'istituzione di un corso di Informatica Musicale presso il Conservatorio di Musica di Firenze. Da questo momento allarga il suo campo di ricerca e di produzione alla grafica (si tratta di elaborazioni visive realizzabili su personal computer con programmi dotati di autodecisionalità) ed elabora il concetto di HOMEART "arte creata da e per se stessi, estemporanea, effimera, oltre la sfera del giudizio altrui". Una serie di mostre e manifestazioni a Firenze, Ferrara, Bologna, Milano, Roma, Napoli, La Spezia documentano la sua produzione. Sempre spronato dal desiderio di esplorare le miriadi di possibilità offerte dall'elaboratore nel 1991 crea l'HOMEBOOK. Si tratta di un'editoria personalizzata e realizzata con programmi creati da lui stesso, che assicurano l'unicità grafica di ciascuna opera. (Un prototipo è stato presentato al Museo Pecci di Prato nel corso di una serata dedicata anche ad un dibattito sugli aspetti teorici della sua attività artistica). Anche con il progetto di Editoria variabile riconferma il senso di un'affermazione che gli è particolarmente cara: Muore a Firenze nel 2002. |